Domande frequenti relative ad Ad Manager e Privacy Sandbox per il web

In questo articolo

Che cosa comporta per i publisher di Ad Manager e AdSense l'aggiornamento di Chrome che prevede il ritiro dei cookie di terze parti
e che lascia la scelta agli utenti?

Le nostre indicazioni principali per i publisher rimangono invariate: dare la priorità alla creazione di relazioni solide con il pubblico utilizzando i dati proprietari e implementando tecnologie che tutelano la privacy.

Ad Manager e AdSense continueranno a investire nella creazione e nell'ottimizzazione della nostra suite di soluzioni che tutelano la privacy per aiutare i nostri partner a incrementare la monetizzazione duratura degli annunci. Man mano che Chrome sviluppa il suo approccio, Ad Manager e AdSense monitoreranno attentamente queste modifiche e adegueranno di conseguenza i nostri piani di prodotto.

Google Ad Manager supporta le API Privacy Sandbox per l'inventario video?

Per Topics, attualmente Ad Manager supporta tutto l'inventario che utilizza il Tag publisher di Google (GPT), incluso il video non in-stream, e l'inventario video in-stream tramite l'SDK IMA.

Per Attribution Reporting, attualmente Ad Manager supporta video in-stream e video non in-stream basati su VAST.

Per Protected Audience, Ad Manager inizierà i test funzionali della pubblicazione di annunci video in-stream utilizzando l'API Protected Audience tramite l'SDK IMA. Ad Manager esaminerà la possibilità di supportare il traffico video non in-stream in un secondo momento.

Google Ad Manager supporta gli annunci nativi per le API Privacy Sandbox?

Ad Manager supporta i formati degli annunci nativi per i test dell'API Topics. Al momento stiamo valutando il supporto per Protected Audience e possibili design. Inoltre, stiamo lavorando attivamente per supportare l'API Attribution Reporting per gli annunci nativi.

Qual è il piano di Google Ad Manager per quanto riguarda l'eventuale ulteriore latenza dell'API Protected Audience?

Adottiamo un approccio olistico esaminando le entrate complessive dei publisher. Il nostro obiettivo finale è aiutare i publisher a ottenere entrate nette positive dall'API Protected Audience; le entrate aggiuntive dei publisher ottenute dalla domanda di Protected Audience superano i costi derivati dalla latenza aggiuntiva dell'asta Protected Audience.

Stiamo mettendo in atto una serie di iniziative per raggiungere questo obiettivo, tra cui:

Inoltre, collaboriamo con l'ecosistema in generale, incluso Google Chrome, per ottimizzare le integrazioni dell'API Protected Audience.

I nostri test iniziali indicano che i publisher notano un vantaggio netto in termini di entrate con l'API Protected Audience sul traffico senza cookie di terze parti. Ciò significa che la domanda aggiuntiva dell'API Protected Audience supera qualsiasi costo dovuto alla latenza.

I publisher hanno bisogno di contratti aggiuntivi per utilizzare le API Privacy Sandbox con Google Ad Manager?

No, Ad Manager non richiede la stipula di ulteriori contratti affinché i publisher usino le API Privacy Sandbox con Ad Manager.

In che modo i publisher possono gestire la qualità delle creatività per gli annunci pubblicati tramite l'API Protected Audience?

I publisher possono continuare a utilizzare protezioni per bloccare gli annunci dell'asta aperta di Ad Manager, inclusi quelli pubblicati tramite l'API Protected Audience. Inoltre, gli annunci pubblicati tramite l'API Protected Audience vengono mostrati nel Centro revisione annunci, dove i publisher possono bloccare creatività specifiche.

I publisher devono utilizzare la domanda di pubblicità programmatica di Google Ad Manager per consentire ad Ad Manager di eseguire un'asta Protected Audience?

No. Ad Manager non richiede ai publisher di utilizzare la domanda di pubblicità programmatica di Ad Manager. I publisher possono collaborare con altre origini della domanda, come altre SSP, integrate come venditori di componenti nelle aste Protected Audience gestite da Ad Manager.

Tuttavia, a causa delle attuali limitazioni dell'infrastruttura, Ad Manager è in grado di eseguire aste Protected Audience solo per le richieste di annunci scelte come target da un elemento pubblicitario Ad Exchange, un gruppo di rendimento o un elemento pubblicitario AdSense attivi oppure per richieste di annunci che riguardano un'unità pubblicitaria abilitata per AdSense.

Stiamo lavorando per risolvere questa limitazione dell'infrastruttura nel 2024. Nel frattempo, i publisher che vogliono che Ad Manager esegua aste di Protected Audience nel loro inventario devono assicurarsi che l'inventario venga scelto come target da un elemento pubblicitario Ad Exchange, un gruppo di rendimento o un elemento pubblicitario AdSense attivi oppure che riguardi un un'unità pubblicitaria abilitata per AdSense.

Se vogliono, i publisher di Ad Manager possono anche usare protezioni per bloccare le domande indesiderate da Ad Manager, ad esempio usando esclusioni dell'inventario per bloccare tutte le domande delle aste aperte, e i controlli di blocco di AdSense per bloccare le domande AdSense indesiderate.

Se una sponsorizzazione vince l'asta Protected Audience, in che modo Google Ad Manager garantisce che questa vittoria non venga ignorata in un'asta Protected Audience successiva?

Se un annuncio di sponsorizzazione viene selezionato per la pubblicazione, verrà pubblicato. Ad Manager non eseguirà nessuna asta Protected Audience. Analogamente a quanto accade oggi, se una sponsorizzazione viene selezionata per la pubblicazione, Ad Manager non richiede offerte di pubblicità programmatica e non esegue un'asta programmatica.

Quali report sono disponibili per i publisher in Google Ad Manager sulle aste Protected Audience vinte da venditori non Google?

A partire da agosto 2024, Ad Manager ha introdotto la possibilità per i publisher di generare report sulle impressioni dell'API Protected Audience vinte da venditori non Google. Scopri di più sulla nuova dimensione dei report Venditore Protected Audience (non Google).

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