Eseguire la migrazione di asset da Google Drive alla Raccolta di asset

L'hosting di immagini su Google Drive non è più supportato. Se attualmente utilizzi Google Drive per ospitare e gestire i tuoi asset, dovrai eseguire la migrazione alla Raccolta di asset. La trasformazione non riuscirà infatti per i profili che includono asset ospitati su Google Drive.

A tale scopo dovrai modificare ogni URL di Google Drive in modo che corrisponda al percorso dell'asset nella raccolta. Nella maggior parte dei casi le righe del feed sono troppo numerose per essere aggiornate una alla volta. Questo articolo ti spiega come eseguire la migrazione degli asset nella raccolta con la massima sicurezza ed efficienza.

Passaggio 1. Scaricare gli asset di Google Drive sul computer in uso

Se non disponi ancora di una copia degli asset sul computer, procedi con il download da Google Drive o installa il client di sincronizzazione per computer desktop Google Drive per Mac/PC. Se utilizzi questo client, puoi scegliere di sincronizzare solo la cartella degli asset.

Nella cartella Google Drive locale la sincronizzazione viene in genere eseguita automaticamente dopo la creazione di una nuova cartella o il caricamento di nuovi asset nell'interfaccia web.

Gli asset salvati sul computer locale possono ora essere caricati nella raccolta.

Passaggio 2. Caricare gli asset nella raccolta

Nella scheda Raccolta di asset carica gli asset in Studio e salvali all'interno di cartelle organizzate logicamente, così che i contenuti rimangano sempre in ordine (immagini di auto, logotipi, immagini specifiche di una campagna e così via). Gli asset possono essere contenuti nella cartella locale di Google Drive o in qualsiasi altro punto dello spazio di archiviazione locale.

Se gli asset sono più di 250 o hanno dimensioni superiori a 250 MB, ti consigliamo di comprimerli in cartelle da 250 file ognuna.

Ad esempio, se hai 1000 asset, suddividili in quattro cartelle da 250 elementi l'una, esegui la compressione e carica i file Zip nella raccolta. Il limite di 250 asset non si riferisce alla cartella effettiva della raccolta, ma viene applicato soltanto a ogni caricamento. Se per scopi di gestione può essere utile raggruppare tutti gli asset nella medesima cartella della raccolta, denominata ad esempio "Asset dinamici" e contenente i 1000 file, procedi caricando tutti gli elementi in tale cartella. Per la compressione delle cartelle, devi copiare gli asset dalla cartella Google Drive locale in un'altra posizione del computer. La compressione non può essere infatti eseguita in Google Drive.

Durante il caricamento dei file nella raccolta, è molto importante mantenere il nome file e l'estensione originali utilizzati in Google Drive. Il processo di migrazione descritto di seguito NON potrà essere completato se non c'è corrispondenza tra i nomi dei file in Google Drive e i nomi dei file nella Raccolta di asset. 

Ogni asset caricato dispone di uno specifico percorso file nella Raccolta di asset, denominato percorso dinamico. Nel prossimo passaggio scoprirai come aggiungere al feed i percorsi dinamici.

Passaggio 3. Inserire i percorsi dinamici della Raccolta di asset nel feed

A questo punto devi inserire i nuovi percorsi dinamici della Raccolta di asset nel feed esistente. Per rendere il più possibile automatica questa procedura, abbiamo elaborato una semplice formula da utilizzare nel feed. Utilizzeremo questo feed di esempio (scheda "feed1") per guidarti nel processo di migrazione. 

Prima di iniziare, esegui una copia del feed e accertati che al momento non ci siano altre modifiche in corso. La copia serve come backup in caso di problemi durante il processo di migrazione. 

Per l'inserimento dei percorsi nel feed sono disponibili due opzioni, a seconda che i percorsi utilizzati siano completi o relativi.

Opzione 1. Utilizzo dei percorsi completi della Raccolta di asset
  1. Individua la colonna del feed che contiene gli URL di Google Drive da aggiornare. Nel feed di esempio gli URL di Google Drive sono riportati nella colonna C, denominata "url".

    Esempio: https://googledrive.com/host/0B3HlGYsrrnQCU0hka184cVR2T28/pizza.png

  2. Individua i nuovi percorsi della raccolta.

    Esempio: DRM_Asset:My Advertiser/AssetLibraryPath/pizza.png

    Come puoi notare, il nome file e l'estensione (ossia pizza.png) corrispondono sia nell'URL di Google Drive URL sia nel percorso della Raccolta di asset.

  3. Aggiungi una nuova colonna al feed. Puoi assegnarle qualsiasi nome che sia indicativo del contenuto, ossia i nuovi percorsi della Raccolta di asset. La cartella verrà comunque rinominata durante la procedura. In questo esempio abbiamo aggiunto la colonna D, denominata "assetlibraryURL".

  4. Nella riga 2 della colonna "assetlibraryURL" inserisci questa formula:

     

    =CONCAT("DRM_Asset:My Advertiser/AssetLibraryPath/", RIGHT(C2,LEN(C2)-FIND("$$$",SUBSTITUTE(C2,"/","$$$",LEN(C2)-LEN(SUBSTITUTE(C2,"/",""))))))

     

    Non dimenticare di sostituire la sezione DRM_Asset:My Advertiser/AssetLibraryPath con il corretto percorso della raccolta per la struttura delle cartelle in uso. Scopri ulteriori informazioni su come individuare il percorso della Raccolta di asset

    Inoltre è molto importante sostituire ogni riferimento alla cella C2 nella formula di esempio con la riga e la colonna appropriate per la colonna delle immagini del feed. 
  5. Fai clic su Invia. Il percorso della Raccolta di asset dovrebbe avere questo aspetto:

    DRM_Asset:My Advertiser/AssetLibraryPath/pizza.png

  6. Copia questa formula per ogni riga della colonna.

Opzione 2: Utilizzo dei percorsi relativi della Raccolta di asset
  1. Individua la colonna del feed che contiene gli URL di Google Drive da aggiornare. Nel feed di esempio gli URL di Google Drive sono riportati nella colonna C, denominata "url".

    Esempio: https://googledrive.com/host/0B3HlGYsrrnQCU0hka184cVR2T28/pizza.png

  2. Individua i nuovi percorsi relativi della Raccolta di asset.

    Esempio: pizza.png. Il nome file e l'estensione (ossia pizza.png) corrispondono sia nell'URL di Google Drive URL sia nel percorso relativo della Raccolta di asset.

  3. Aggiungi una nuova colonna al feed. Puoi assegnarle qualsiasi nome che sia indicativo del contenuto, ossia i nuovi percorsi relativi della Raccolta di asset. La cartella verrà comunque rinominata durante la procedura. In questo esempio abbiamo aggiunto la colonna E, denominata "relativepath".

  4. Nella riga 2 della colonna "relativepath" inserisci questa formula:

     

    =CONCAT("", RIGHT(C2,LEN(C2)-FIND("$$$",SUBSTITUTE(C2,"/","$$$",LEN(C2)-LEN(SUBSTITUTE(C2,"/",""))))))

     

  5. Fai clic su Invia. Il percorso relativo della Raccolta di asset dovrebbe avere questo aspetto: pizza.png

  6. Copia questa formula per ogni riga della colonna. 

Passaggio 4. Ripristinare la struttura delle colonne e delle convenzioni di denominazione originali del feed
  1. Rinomina la colonna "url" obsoleta di Google Drive in "old_url".
  2. Assegna il nome "url" alla nuova colonna con i percorsi della Raccolta di asset. La nuova colonna assume quindi il nome della colonna originale degli asset, in modo tale da escludere la necessità di modifiche a livello di creatività.
  3. Seleziona e copia (CTLR+C) tutti i contenuti della nuova colonna denominata "url". 
  4. Fai clic sulla prima cella di tale colonna.
  5. Vai a Modifica > Incolla speciale > Incolla solo valori. Quando fai clic sulle altre celle della colonna "url", noterai che non contengono più alcuna formula.
  6. Elimina la colonna obsoleta di Google Drive denominata "old_url".
  7. Per l'output finale, vedi la scheda feed2.
Passaggio 5. Caricare il feed nel Profilo di Studio esistente
Dopo aver ricaricato il feed, verifica la presenza di eventuali errori. Se gli errori sono causati da percorsi non validi della Raccolta di asset, probabilmente hai dimenticato di caricare alcune immagini nella raccolta. Per risolvere il problema è sufficiente eseguire il caricamento delle immagini mancanti e trasformare nuovamente il feed.
  1. Crea una bozza del tuo profilo.
  2. Rimuovi dal profilo il feed precedente selezionando Azioni > Rimuovi per il feed in corso di aggiornamento. Salva la bozza del profilo.
  3. Seleziona Nuovi contenuti e reimporta il feed nel profilo.
  4. Reimposta i tipi di dati per il feed, verificando che i tipi di dati per le colonne della Raccolta di asset siano impostati sul percorso a quest'ultima e che l'opzione di visualizzazione sia impostata su "sì".
  5. Prima di completare la trasformazione, controlla che il nome dell'elemento nella parte superiore corrisponda al nome dell'elemento della versione pubblicata. In caso contrario, non ci sarà più corrispondenza tra i codici delle chiamate e le creatività non funzioneranno correttamente. Ad esempio, quando riaggiungi il feed, MY_FEED_NAME_TAB_NAME potrebbe diventare MY_FEED_NAME_TAB_NAME_TAB_NAME.

    Puoi modificare il nome dell'elemento nella parte superiore della pagina di trasformazione, sopra i campi ID ed etichetta rapporti, facendo clic sull'icona a forma di matita accanto al nome.

    Dopo la trasformazione, confronta il codice generato nel passaggio 5 con il codice esistente della tua creatività. Dovrebbero corrispondere perfettamente.
  6. Imposta le regole di targeting.
  7. Visualizza l'anteprima della creatività dinamica per verificare il corretto rendering degli asset aggiornati.
  8. Pubblica il profilo.

Per eventuali domande relative alla migrazione, consulta il rappresentante del tuo account Google Marketing Platform.

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