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Creazione e applicazione di modelli di URL DS gerarchici

Proprietà per i modelli di URL

Utilizza il seguente formato per creare un modello di URL:
[URL di reindirizzamento] {unescapedlpurl}, {escapedlpurl}, {lpurl} o {lpurl+n} [parametri URL]

Ad esempio:

  • {unescapedlpurl}?campaign=[*Campaign*]
  • https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
    {escapedlpurl}%3Fcampaign%3D[*Campaign*]

​Vedi altri esempi di seguito.

Informazioni dettagliate sulla formattazione

URL di reindirizzamento

Specifica un URL per un servizio di monitoraggio di terze parti. (facoltativo) Search Ads 360 reindirizzerà i clic a questo URL.

Ecco un esempio di URL di reindirizzamento:
https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=

Se esegui l'accesso a un motore e inserisci un URL in un modello di monitoraggio, quando esegui la sincronizzazione nella modifica, Search Ads 360 cambia automaticamente l'URL in modo che inizi con HTTPS. Questa modifica garantisce la compatibilità con il monitoraggio parallelo.

Tieni presente che Search Ads 360 aggiorna solo il primo URL nel modello di monitoraggio affinché specifichi HTTPS. Se il tuo modello di monitoraggio contiene più URL di monitoraggio, assicurati che tutti siano preceduti dal protocollo HTTPS. Il monitoraggio parallelo considera HTTPS un requisito per gli URL di monitoraggio.

Al termine della sincronizzazione, Search Ads 360 aggiunge il proprio URL clickserver all'inizio dell'URL di monitoraggio e trasferisce l'URL di monitoraggio aggiornato al motore.

Leggi ulteriori informazioni sul monitoraggio parallelo.

Segnaposto per la pagina di destinazione

Specifica uno dei seguenti segnaposto per gli URL pagina di destinazione che hai definito:

{unescapedlpurl}, {escapedlpurl}, {lpurl}, {lpurl+2} o {lpurl+3}:

Osserva le differenze tra i segnaposto:

  • {unescapedlpurl} inserisce l'URL pagina di destinazione esattamente come l'hai inserito quando hai creato l'annuncio, la parola chiave o il sitelink.

    Questo è il segnaposto da utilizzare se non specifichi un URL di reindirizzamento. Può comparire all'inizio di un modello di URL.

  • {escapedlpurl} deve essere utilizzato con un URL di reindirizzamento e consente di codificare l'URL pagina di destinazione prima di inserirlo. Se al modello aggiungi parametri URL, l'eventuale codifica richiesta dal servizio di reindirizzamento dovrà avvenire manualmente.

    Non può essere all'inizio di un modello di URL.

  • {lpurl}, {lpurl+2} o {lpurl+3} devono essere utilizzati con un URL di reindirizzamento.

    {lpurl} equivale a {escapedlpurl} negli account non Google Ads. Negli account Google Ads esiste una lieve differenza tra {lpurl} e {escapedlpurl}. Leggi ulteriori informazioni sulle differenze tra {escapedlpurl} e {lpurl} negli account Google Ads.

    {lpurl+2} esegue due volte l'escape dell'URL pagina di destinazione.

    {lpurl+3} esegue tre volte l'escape dell'URL pagina di destinazione.

    Se al modello aggiungi parametri URL, l'eventuale codifica richiesta dal servizio di reindirizzamento dovrà avvenire manualmente.

    Questo segnaposto non può essere all'inizio di un modello di URL.

    Test pagina di destinazione: Se il modello di URL effettivo per una parola chiave utilizza il segnaposto {lpurl+2} o {lpurl+3}, non puoi includere tale parola chiave in un test delle pagine di destinazione. Solo le parole chiave con modelli di URL che utilizzano i segnaposto {unescapedlpurl}, {escapedlpurl} o {lpurl} possono essere inserite nei test delle pagine di destinazione.

 

​Parametri URL

Parametri URL facoltativi da aggiungere a {unescapedlpurl}, {escapedlpurl} o {lpurl}.

Negli account che utilizzano il monitoraggio parallelo, i modelli di URL devono contenere solo URL di monitoraggio di terze parti e parametri utilizzati dal servizio di monitoraggio di terze parti. I parametri URL richiesti dalle tue pagine di destinazione devono essere inseriti in un suffisso URL finale o direttamente nell'URL pagina di destinazione. I parametri in un modello di URL potrebbero non essere inviati alla pagina di destinazione, a seconda di come hai codificato i parametri nel modello di URL. Altre info

È consigliabile far precedere i parametri URL di un modello con il carattere ?. Se necessario, Search Ads 360 o il motore stesso sostituiranno ? con &. Vale a dire che, se l'URL pagina di destinazione specifica una stringa di query, il carattere ? iniziale nel modello di URL verrà sostituito dal carattere &.

Se non indichi né ? né & all'inizio della stringa di query, il risultato dipenderà dalla presenza o meno del modello di URL nell'account motore con modelli condivisi:

  • In un account con modelli condivisi, Search Ads 360 trasferisce il modello di URL al motore e il motore applica il modello. Pertanto, è la logica propria del motore a determinare cosa accade. Ad esempio, Google Ads non inserisce ? o &, qualora manchino. Di conseguenza, questo modello di URL in un account Google Ads:
    https://tracker.com?url={escapedlpurl}pid%3D1245
    Genera un URL di monitoraggio di tipo:
    https://tracker.com?url=https%3A%2F%2Fexample.compid%3D1245

  • In un account senza modelli condivisi, Search Ads 360 applica il modello di URL e inserisce ? o &, qualora manchino. Di conseguenza, questo modello di URL in un account senza modelli condivisi:
    {escapedlpurl}campaign=[*Campaign*]
    Genera un URL pagina di destinazione di tipo:
    http://example.com/shoes?campaign=Shoes-Brand

Se vuoi codificare questi parametri URL, inserisci la stringa codificata nel modello. Search Ads 360 non codifica i parametri specificati nel modello, anche se utilizzi il segnaposto {escapedlpurl} per l'URL pagina di destinazione.

Gli account che non utilizzano il monitoraggio parallelo mostrano un elenco Inserisci parametro che include tutte le macro di Search Ads 360. Utilizza le macro di Search Ads 360 in qualsiasi punto del modello di URL per generare dinamicamente gli URL pagina di destinazione che contengono valori specifici della parola chiave o della campagna. Negli account che utilizzano il monitoraggio parallelo, utilizza i parametri personalizzati di Search Ads 360 anziché le macro.

Per aggiungere una macro di Search Ads 360 ai tuoi URL pagina di destinazione, puoi selezionarne una dall'elenco o digitarla personalmente.

Ecco un esempio di ciò che potresti inserire:
{unescapedlpurl}?campaign=[*Campaign*]&keyword=[*KeywordID*]&src={param2}

Puoi includere nel modello le macro di Search Ads 360 o i parametri ValueTrack di Google Ads, ma Search Ads 360 convertirà nel carattere + tutti gli spazi presenti nel valore sostituito.

Ad esempio, se un cliente sta cercando un cappotto invernale, un modello di URL che specifica la stringa di query kw=[*searchterm*] passerà kw=cappotto+invernale alla pagina di destinazione.

Parametri riservati

I nomi dei parametri elencati di seguito sono riservati solo per utilizzo interno in Search Ads 360. Se li aggiungi a un URL pagina di destinazione, Search Ads 360 segnalerà un errore e non trasferirà l'elemento al motore.

  • ds_e_adid
  • ds_e_cmpid
  • ds_e_device
  • ds_e_kwdid
  • ds_e_kwgid
  • ds_e_matchtype
  • ds_e_placement
  • ds_e_product_id
  • ds_e_product_target_id
  • ds_e_searchquery
  • ds_e_searchterm
  • ds_e_source
  • ds_s_adid
  • ds_s_cmpid
  • ds_s_kwgid
  • ds_s_sleid
  • ds_s_sli
  • ds_url_v
  • lid
  • sadid
Se stai già utilizzando alcuni di questi nomi di parametri a scopo di monitoraggio, devi modificare l'opzione relativa ai parametri della pagina di destinazione nell'account motore in modo da includere l'URL completo (non codificato). Con questa opzione, Search Ads 360 adatta gli URL pagina di destinazione e ti consente di utilizzare qualsiasi nome di parametro.

Esempi di pagine di destinazione e modelli

Pagina di destinazione

Modello di URL

URL dopo l'applicazione del modello
https://example.com/shoes {unescapedlpurl}
?campaign=[*Campaign*]		 https://example.com/shoes
?campaign=[*Campaign*]

https://example.com/shoes
?p_id=42

 https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
{escapedlpurl}
%3Fcampaign%3D[*Campaign*]

https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
https%3A%2F%2Fexample.com%2Fshoes
%3Fp_id%3D42%26campaign%3D[*Campaign*]

https://example.com/shoes
?p_id=42

 Account non Google Ads:
https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
{lpurl}
%3Fcampaign%3D[*Campaign*]

https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
https%3A%2F%2Fexample.com%2Fshoes
%3Fp_id%3D42%26campaign%3D[*Campaign*]

https://example.com/shoes
?p_id=42

Account Google Ads:
https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
{lpurl}

Suffisso URL finale:
campaign={_dscampaignid}

https://example.tracker.com?c_id=123&t_url=
https://example.com/shoes
%3Fp_id%3D42%26campaign%3Dbrand-shoes

Frammenti di URL

Il supporto per i frammenti di URL varia a seconda che il motore supporti o meno i modelli condivisi.

Negli account che utilizzano il monitoraggio parallelo, i frammenti definiti in un modello di URL non verranno inclusi nell'URL pagina di destinazione. Per questi account, definisci i frammenti di URL direttamente nell'URL pagina di destinazione. Leggi ulteriori informazioni sui frammenti di URL negli account Google Ads.

​Frammenti di URL negli account con modelli condivisi

Negli account con modelli condivisi, aggiungi i frammenti alla fine del modello di URL. Non specificare i frammenti negli URL pagina di destinazione.

Se aggiungi un frammento alla fine dell'URL pagina di destinazione, i parametri URL nel modello potrebbero essere interpretati come parte del frammento. Ad esempio:

  1. Un modello di URL specifica i parametri dopo il segnaposto della pagina di destinazione:
    {unescapedlpurl}?c=d

  2. Un URL pagina di destinazione contiene un frammento di URL:
    https://example.com?a=b#frag1

  3. Quando il motore applica i modelli, il frammento di URL non viene spostato alla fine dell'URL della pagina di destinazione efficace e i parametri URL riportati dopo il segnaposto entrano a far parte del frammento di URL.
    Ad esempio: https://example.com?a=b#frag1&c=d

  4. Dal momento che i browser web non passano i frammenti di URL ai siti web, il tuo sito web non sarà in grado di rilevare il parametro "c=d". Il parametro "c=d" verrà invece considerato dal browser come parte del frammento di URL.

Inserisci invece il frammento di URL alla fine del modello di URL. Dopo che il motore avrà applicato i modelli, il frammento si troverà alla fine dell'URL pagina di destinazione. Ad esempio:

Pagina di destinazione

Modello di URL

URL dopo l'applicazione del modello
https://example.com?a=b {unescapedlpurl}?c=d#frag1 https://example.com?a=b&c=d#frag

Account che utilizzano frammenti di URL ma che non supportano i modelli condivisi

Negli account che non supportano i modelli condivisi, se aggiungi frammenti a ciascun URL pagina di destinazione, Search Ads 360 sposterà il frammento di URL alla fine dell'URL pagina di destinazione dopo l'applicazione dei modelli di URL.

Se utilizzi URL di reindirizzamento e URL pagina di destinazione con i parametri {ifmobile} / {ifnotmobile}, non posizionare i frammenti di URL all'interno dei parametri stessi.

Ad esempio, se crei questo modello di URL:
https://tracker.com?url={escapedlpurl}

Una pagina di destinazione simile alla seguentenon è valida in Search Ads 360:
https://{ifmobile:a.com#frag1}{ifnotmobile:b.com#frag2}

Esegui invece una delle seguenti operazioni:

  • Specifica un frammento di URL esternamente ai parametri {ifmobile} / {ifnotmobile}. Questa pagina di destinazione efficace è valida in Search Ads 360:
    https://tracker.com?url=https://{ifmobile:a.com}{ifnotmobile:b.com}#frag1
  • Non utilizzare un URL di reindirizzamento. Questa pagina di destinazione efficace è valida in Search Ads 360:
    https://{ifmobile:a.com#frag1}{ifnotmobile:b.com#frag2}​​

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