Se sei uno sviluppatore che lavora su uno Strumento di offerta in tempo reale o se sei alla ricerca di documentazione dettagliata per sviluppatori, consulta il protocollo delle offerte in tempo reale (RTB) Ad Exchange.
Introduzione al protocollo RTB
Di seguito è riportata una panoramica del protocollo:
- Elaborazione della richiesta
Google invia una richiesta all'applicazione di offerta client con la descrizione di un'impressione di cui è in corso l'asta. Dovrai implementare il codice che interpreta la richiesta di Google. Una volta inviata la richiesta di offerta, Google attenderà la risposta per un periodo di tempo predefinito. Se allo scadere di tale periodo non riceve alcuna risposta, lo scambio continuerà e l'asta utilizzerà solo le offerte ricevute.
- Creazione della risposta
L'applicazione di offerta client invia a Google una risposta con la descrizione dell'offerta e uno snippet HTML per l'annuncio associato. Facoltativamente, l'applicazione client può includere nello snippet HTML una o più macro. Google sostituirà tali macro con i valori appropriati utilizzabili per la personalizzazione del rendering dell'annuncio. In alternativa, tali personalizzazioni possono essere eseguite all'interno dello snippet HTML restituito, senza l'utilizzo di alcuna macro. Dovrai implementare il codice che crea e restituisce la risposta.
- L'offerta partecipa all'asta aperta
La risposta all'offerta viene ricevuta e la sua offerta partecipa all'asta aperta, dove vince l'impressione perché è l'offerta più alta. Di conseguenza, viene posizionata la creatività specificata nella risposta.
Requisiti
Lo Strumento di offerta in tempo reale può essere utilizzato con gli ad server e i motori di offerta di terze parti. Per creare uno strumento di offerta in tempo reale, è necessario sviluppare un codice che utilizzi il protocollo delle offerte in tempo reale e i motori di offerta o gli ad server devono essere in grado di elaborare un elevato numero di query al secondo, in pochi millisecondi.
Lo Strumento di offerta in tempo reale cerca di fornire agli acquirenti le stesse informazioni che otterrebbero se il tag annuncio fosse posizionato direttamente sul sito del publisher, integrate con dati aggiuntivi e filtrate per i dati che non dovrebbero essere condivisi in base alle impostazioni del venditore. Ecco alcuni esempi:
- Le informazioni contenute nelle pagine web del publisher vengono fornite all'acquirente.
- Vengono fornite informazioni aggiuntive, come la verticale dei siti e le restrizioni definite dai venditori.
- I nomi dei siti, gli indirizzi IP e i cookie sono nascosti o resi anonimi a seconda delle impostazioni dei venditori.