Massimizza le entrate pubblicitarie per gli utenti in una singola schermata
La frequenza di aggiornamento determina quanto spesso viene generata una nuova impressione dell'annuncio su un'app mobile. Puoi scegliere di aggiornare gli annunci ogni 30-120 secondi oppure di non aggiornarli. L'impostazione della frequenza di aggiornamento riguarda solo l'inventario per app mobile.
Scopri come dichiarare l'inventario che si aggiorna.
Consigliamo di non aggiornare gli annunci per almeno 60 secondi, a seconda della funzionalità della tua app mobile. Test interni hanno dimostrato che questa durata offre infatti agli utenti tempo sufficiente per interagire con gli annunci e fornisce un rendimento ottimale sia per gli inserzionisti che per i publisher.
Stabilire la frequenza di aggiornamento nelle impostazioni dell'unità pubblicitaria
Il valore predefinito è Nessun aggiornamento. Se selezioni Frequenza di aggiornamento in secondi, Ad Manager inserisce automaticamente il valore 60, che puoi modificare con un valore compreso tra 30 e 120 secondi.
- Accedi a Google Ad Manager.
- Fai clic su Inventario, quindi su Unità pubblicitarie.
- Fai clic sul nome di un'unità pubblicitaria per aprire le relative impostazioni.
- Seleziona Frequenza di aggiornamento (30-120 secondi) e modifica il valore.
- Fai clic su Salva.
Aspetti da considerare
- Per le unità pubblicitarie idonee all'allocazione dinamica, gli annunci possono avere una frequenza di aggiornamento, purché sia dichiarata in Ad Exchange. La mancata dichiarazione di una frequenza di aggiornamento costituisce una violazione delle norme. Puoi anche impostare le unità pubblicitarie su Nessun aggiornamento.
- Se imposti una frequenza di aggiornamento per un'unità pubblicitaria principale, l'impostazione non viene propagata alle unità secondarie. Imposta una frequenza di aggiornamento per ogni singola unità pubblicitaria secondaria.
- Questa funzionalità aggiorna gli annunci da ogni origine della domanda. Assicurati che la frequenza di aggiornamento scelta sia conforme alle norme per eventuali origini indirette della domanda di cui gestisci il traffico.
